Nel corso di un'intervista rilasciata a Cnet.com, che trovate in versione integrale nella fonte di questo articolo, Jony Ive ha raccontato alcuni dettagli relativi alla nuova Touch Bar integrata nei MacBook Pro presentati la scorsa settimana.
Le prime reazioni degli utenti - giunte alla conclusione dell'ultimo keynote - sono state abbastanza critiche, sopratutto da parte dell'utenza professionale, per la quale l'utilità di una simile aggiunta è tutta da dimostrare. Le principali criticità, infatti, riguardando il bisogno di effettuare un periodo di adattamento nel quale è necessario prendere confidenza con il nuovo sistema di input, affinché si riesca a guadagnare una dimestichezza pari a quella offerta dalla tradizionale tastiera fisica, sempre che sia possibile eguagliarla. Dal suo canto, però, la nuova Touch Bar permette di sfruttare al meglio una superficie spesso utilizzata solo occasionalmente, dal momento che la sua capacità di adattarsi al contesto, grazie al display OLED multitouch, offre un livello di flessibilità impareggiabile da qualsiasi tastiera hardware.
Insomma, pro e contro che Apple sembra aver studiato per ben 2 anni, ovvero il periodo che, a detta di Jony Ive, è stato adoperato per sviluppare e migliorare la Touch Bar sino al raggiungimento della forma attuale. Ive ha infatti evidenziato come la realizzazione di questo componente sia stata particolarmente problematica, dal momento che era necessario disporre di un hardware e di un software abbastanza maturo per poterla valutare efficacemente.
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Fonte: http://feedproxy.google.com/~r/hd-blog/~3/t5db7ueIzlU/
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